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Cos'è la meditazione e come si medita ?

di Filippo Pollara Premananda, un estratto dal suo libro "La Luce che guarisce" . Libro testimonianza del suo divino risveglio e della sua autoguarigione da una patologia al fegato.


Cos’è la Meditazione?

Ci sono migliaia di libri che spiegano cos’è la meditazione pertanto ne parlerò come se ne parlassi durante una delle mie conferenze ma in sintesi la traduco così:

•      La Meditazione è un’ARTE, una esperienza dell’ESSERE. La meditazione è un Processo creativo che inizia da una Mente concentrata in un solo punto. In essa convergono tutti i “raggi” di Coscienza.  Da quel punto accade il “fuoco” creativo che bruciando strati egoici di coscienza da origine a uno stato trascendente in cui l’ANIMA ASCOLTA SE STESSA.

                                                     

Trasferisco la mia consapevolezza sulla Meditazione e poterla così sdoganare dalle Religioni dogmatiche, da altrettante  filosofie e da tutto ciò che in un modo o nell’altro la vincola a un elite di persone formando una egregora cioè uno schema mentale che diventa coscienza di gruppo.                                                                                                           La Meditazione è per Tutti, indistintamente dall’appartenenza sociale, culturale, religiosa.  La Meditazione è di Tutti perché è uno stato naturale dell’ESSERE. E’ parte essenziale della natura umana. 

                                                                                               

La Meditazione non separa gli Umani, anzi li unisce.                                                                                                                          

La Meditazione non è discriminante secondo una tendenza della persona ad essere più materialista o spiritualista.  Essa stessa trascende ogni dualità separatrice ed oggi la possiamo osservare su basi energetiche scientificamente provate.                                                                                                                                                                                      

La Meditazione è la Via diretta che connette la personalità terrena all’Anima e al Suo percorso, alle lezioni che essa ha deciso di apprendere.                                                                                                                        

La Meditazione non si può conoscere teorizzandola perché è un esperienza diretta e assolutamente unica per ognuno di noi.                                                                                                                       

La Meditazione accade e non può sfuggirti.                                                                                                                                   

Senza meditazione la vita è gestita prevalentemente dal “nastro” registrato che chiamiamo inconscio.  Con la meditazione la vita prende corpo secondo la volontà dell’anima e non della personalità terrena che sappiamo essere condizionata e programmata da un Campo di Coscienza collettiva.


La parola medicina e la parola meditazione hanno la stessa radice. Dalla radice di una antica lingua indoeuropea “medere” che vuol dire guarire, riequilibrio, riportare al centro. Medicina è ciò che aiuta a guarire il corpo, mentre la Meditazione è ciò che aiuta a guarire l’anima riportandola allo Spirito, al suo centro interiore. Entrambi sono poteri curativi. Ma il corpo guarisce solo se prima guarisce l’Anima.   

                                                         

In sanscrito usano la parola “Dhyana” che significa “vuotarsi dal pensiero”, che vuol dire entrare in quello spazio interiore pieno di pura essenza, energia allo stato primordiale senza soggettività in quanto essa stessa relativa e transitoria.

Meditazione è svuotare i pensieri dai suoi contenuti emozionali e dai processi in cui la Mente si identifica manifestando re-azioni inconsce.


Meditare è vivere l’esperienza di uno spazio dove la Mente razionale non è più dominante. La sensazione è di tornare a casa, ci sentiamo al sicuro, protetti.


La Meditazione è la mente trascendente, è libertà totale, è lo spazio non mentale dal quale scaturiscono Pace – Distacco – Equanimità – Amore e Compassione – Servizio e Devozione – Eterna Beatitudine.  Tutte virtù del Divino Amore incondizionato.


Con la meditazione profonda scompare l’Ego inteso come Mente identificata con la realtà oggettiva.


Meditare per creare una distanza tra ciò che è la realtà oggettiva e la soggettività della Mente.


Meditando regolarmente non sei più identificato con la Mente perché la riconosci al servizio dell’Anima e non il contrario.


Meditando riconosci l’inganno mentale in quanto energie illusorie subordinate ai momenti emozionali. Le nostre radici sono nella Divinità, nell’Esistenza, nella Vita. Meditando sei radicato nel  tuo “centro interiore” e osservi tutto con distacco, totalmente consapevole cosicché ogni aspetto della vita assume un altro senso.


Meditando si acquisisce un nuovo modo di sentire se stessi e la relazione con il mondo circostante. E’ una trasformazione che cambia i tuoi occhi interiori. Il tuo modo di vivere cambia in relazione a una consapevolezza non identificante con gli oggetti dei sensi.  Con la meditazione senti che la mente e il corpo sono meccanismi fondamentali ma assolutamente strumentali alla realizzazione dell’Anima, riconoscendo così che non siamo né la mente, né il corpo. Il dominio identificante della Mente cessa di esistere e tu vivi nel presente. La realtà oggettiva viene progressivamente vissuta con distacco, senza attaccamento. In questa fase decisamente evoluta ciò che emerge è la purezza dell’Osservatore, ciò che accade è il “QUI E ORA” e con esso la creazione di una nuova realtà consapevole in linea con l’Anima. 

 

 

 

 Come si medita ?

                                                                                                                                                          La meditazione non si fa!   Accade spontaneamente!


Quello che possiamo fare è preparare il “terreno” affinché possa accadere la meditazione.  Per questo utilizziamo il corpo e la mente. Il “terreno” si prepara con tecniche che porteranno la mente alla “Concentrazione”. Sono indispensabili la pazienza, disciplina e costanza. Fondamentalmente ci sono due macro modi tecnici affinché si giunga alla concentrazione e poi alla Mente trascendente cioè a uno stato cerebrale non identificato. Il primo modo, è concentrarsi identificandosi con la tecnica scelta ad esempio una recitazione mantrica o l’osservazione di una candela. Il secondo modo è rimanere distaccati dalla tecnica ed essere osservatori imparziali senza giudizio ad esempio l’osservazione interiore del corpo fisico, del respiro e di tutte le sensazioni nonché dei pensieri che giungono, oppure di una consapevole passeggiata nei boschi. Entrambi i modi portano a uno stato cerebrale Alpha e poi Theta, cioè stati di coscienza vigile in cui il corpo riposa e il cervello attiva percezioni extrasensoriali. Qualunque sia la modalità scelta, la mente riduce notevolmente il flusso caotico di pensieri. Ad aiutarvi a comprendere meglio, immaginiamo i pensieri come tante automobili coinvolte in un ingorgo che bloccano la viabilità. La “strada” non si vede, si vedono solo automobili, la strada è bloccata. Il meditatore che giunge a uno stato Alpha sblocca l’ingorgo perché ha creato una corsia di emergenza per far defluire le automobili. Rilassandosi si è aperto uno spazio che prima sembrava non esserci. C’era anche prima ma non lo aveva visto. Le automobili pensiero si stanno muovendo grazie alla corsia di emergenza. In questo modo le auto pensiero vengono meglio identificate e possono così uscire dall’ingorgo.

Quindi è basilare comprendere che il processo attraverso il quale si giunge a uno stato di coscienza vigile e rilassato, parte dall’osservazione a prescindere si sia scelto di identificarsi o meno con la tecnica. In un tempo evidentemente soggettivo, si giunge alla totalità con la mente e l’oggetto della tecnica. In quei momenti il mondo fenomenico esteriore non è più presente all’osservazione. Da questo stato di coscienza successivamente si apre uno spazio vuoto di pensieri, svuotato dall’oggetto della tecnica. Lo spazio meditativo è privo di mente egoica identificata, è pieno di energia. In questo stato arrivano ondate di benessere profondo nelle qualità di Pace, serenità, equanimità, chiarezza, discernimento e tanto altro.

Molti dicono:

ma io non so meditare”,


cosa devo fare per meditare?”,                                                                                


la meditazione non fa per me, sono un tipo dinamico”                                                                                                             

In verità non c’è nulla da fare. Meditare è il paradigma contrario al “Fare'

Meditare non è raggiungere un qualsivoglia obiettivo, altrimenti sorge una tensione energetica e un aspettativa che va sempre delusa. Meditare è stare nel silenzio, entrarci dentro, è un dinamismo interiore, è osservare, rilassarsi, respirare e poi ancora osservare emozioni, tensioni, pruriti nel corpo,  immagini del quotidiano, immagini di un lontano passato di questa incarnazione o visioni archetipali. Qualunque cosa accada in quei momenti appartiene in un modo o nell’altro alla tua Anima, quindi va accolto, accettato e amato incondizionatamente. E’ normale che accada questo caos energetico.

Non è vero ciò che dice la Mente che non sai meditare. E’ la Mente che lo dice, non SEI TU in quanto ANIMA.  Insistendo nello stare in silente osservazione, il roboante rumore dei pensieri diventa sempre più lontano fino a sparire. L’Onda tsunamica mentale si placa tornando nell’oceano eterno e imperturbabile.  E’ fondamentale  prendere atto consapevolmente dei prodotti che la mente sforna continuamente e non entrarci in conflitto. Che tutti pensieri o i fastidi nel corpo siano utili tecniche di concentrazione. Meditare è osservare ciò che senti e ciò che vedi interiormente senza lasciarsi trascinare nel vortice delle associazioni pensiero. Osservare che tra l’oggetto della concentrazione e l’accettazione dei prodotti mentali accade un progressivo rilassamento sempre più profondo e il distacco dai pensieri stessi. Dalla mente concentrata accadrà spontaneamente l’esperienza della Mente non identificata, del contatto con la Mente inconscia e poi la riconnessione consapevole con la propria anima. Con la meditazione accade uno sviluppo della consapevolezza e l’energia vitale si sposta dall’identificazione con la materia alla spiritualizzazione della stessa. Realizziamo che tutto è energia e le sue differenti frequenze ci aiutano a percorrere la scala della Vita salendo i gradini che dalla “Terra” ci porteranno al “Cielo”, riportando il Cielo in Terra.

In questo concetto di spiritualizzazione della materia, troviamo l’espressione di Gesù che disse:  “Solo coloro che ritorneranno  “fanciulli” potranno accedere al regno di cieli”.

Il “fanciullo” ha quella purezza e leggerezza ancora immune dai processi identificanti con la Mente, con la materia, con le emozioni. Il “fanciullo” come energia che incarna ancora le frequenze di Luce vibrante di Amore a prescindere. Gesù ha voluto dire  che solo quelli  che trascenderanno l’esperienza sensoria dalle basse e dense frequenze energetiche della materia, potranno realizzare in coscienza a livello atomico le veloci e sottili frequenze energetiche del Cosmo le cui peculiarità si riassumono nell’Amore incondizionato.  La meditazione è la Via maestra, è il Grande Fiume Gange che con i suoi affluenti torna all’Oceano.

 
 
 

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